lunedì 26 ottobre 2020

Step #09 - Gli Inventori

Chi l'ha inventato?
L’invenzione del clisigoniometro è da attribuire a Gaetano Spano, ingegnere, nato a Napoli nel 1835 e morto lì nel 1905, figlio del grande Giuseppe Spano, subentrato alla direzione dell’Opificio di famiglia nel 1868. Gaetano Spano perfezionò il suo clisigoniometro sostituendolo nel 1866 con il neo-clisigoniometro, strumento che ebbe fin dal suo apparire un larghissimo successo poiché consentiva ottimi risultati sia nelle livellazioni geometriche che in quelle clisimetriche su terreni di forte pendenza.


Step #08 - Il Materiale

Il clisigoniometro conservato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia "Leonardo da Vinci" a Milano è costituito da metallo, vetro, ma principalmente ottone. Si tratta di una lega ossidabile formata da zinco e rame. L'ottone è un materiale duttile, malleabile e ha una buona resistenza alla corrosione.

L’ottone era noto in Palestina fra il XIV e il X sec. a.C. Allora non si conosceva lo zinco metallico, per cui veniva realizzato quale lega “occasionale” riscaldando il rame in granuli alla presenza di minerali di zinco. Nel Medioevo era usato per fabbricare di strumenti musicali tipo trombe, chiarine e simili, detti “Oricalchi” o anche ottoni, grazie alle ottime proprietà acustiche di questo materiale. Ad oggi, nel nostro Paese è il metallo più usato, dopo il ferro.

venerdì 23 ottobre 2020

Step #06 - Il Simbolo

Immagine tratta dall'inserto "Alle radici della professione
della rivista Geopunto Gennaio/Febbraio 2005

giovedì 22 ottobre 2020

Step #05 - Il Principio Fisico

Il clisigoniometro, o livello di pendenza, permette sia una lettura delle distanze funzionando da telemetro mediante il cannocchiale provvisto di reticolo, che una lettura della pendenza grazie ad una scala goniometrica da 50 a 0 a 50 gradi. 

Per determinare i dislivelli si può procedere con delle misure dirette, operando per semplici differenze di letture alla stadia  livellazione geometrica 
ΔAB = AA’ – BB’
oppure, è possibile procedere alla determinazione del dislivello tramite misure indirette di angoli e distanze  livellazione trigonometrica 

ΔAB = d·cotZ + ΔI – ΔM = d·tanα + ΔI – ΔM

venerdì 16 ottobre 2020

Step #04 - La Scienza

La macro scienza nella quale il clisigoniometro trova il suo impiego è la topografia.

La topografia è la scienza che studia gli strumenti e i metodi operativi di calcolo e di disegno, necessari per ottenere una rappresentazione grafica di una qualsiasi parte della superficie terrestre. Il termine topografia deriva dal greco topos, luogo, e da graphia, scrivere. La topografia ha origini antichissime e nasce come evoluzione della Geodesia, una scienza che aveva come scopo l’approssimazione della superficie terrestre.

 Cenni storici

I primi ad utilizzare la topografia furono gli antichi egizi. Le tecniche topografiche vennero poi perfezionate ed utilizzate anche dai Greci, Romani, Arabi fino ad arrivare al Medioevo. L’inizio dei lavori topografici di grande importanza risale invece al XVII secolo con la creazione della prima carta topografica, la Carta di Francia. Da lì in poi la Cartografia Topografica si estenderà in tutta l’Europa.

Bibliografia:
T. Vardanega, Lezioni di topografia, vol. II, Torino, 1963
Markoski Blagoja, Basic Principles of Topography, 2018

mercoledì 14 ottobre 2020

Step #03 - Un Glossario

Lo strumento può essere così scomposto:
  • Cannocchiale rifrattore: è un telescopio ottico che, mediante l'utilizzo di lenti, sfrutta il fenomeno della rifrazione.
  • Bussola: è uno strumento per l'individuazione dei punti cardinali sulla superficie terrestre e in atmosfera, a fini di orientamento e navigazione.
  • Scalagraduata: parte di uno strumento di misura su cui l'operatore fisicamente effettua la lettura del valore di misura.
  • Livellalineare: strumento di misura utilizzato per determinare la pendenza di una superficie rispetto a un piano orizzontale di riferimento.
  • Vitemicrometrica: è una vite il cui filetto è eseguito con particolare accuratezza e regolarità.

lunedì 12 ottobre 2020

Step #02 - L'immagine

Clisigoniometro conservato al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia 
"Leonardo da Vinci" a Milano

domenica 11 ottobre 2020

Step #01 - Il Nome

Il clisigoniometro è uno strumento composto da un piccolo cannocchiale rifrattore collocato in posizione quasi orizzontale su un basamento di supporto, al centro del quale vi è posizionata una bussola. Al di sotto di essa troviamo una scala graduata per la lettura della misura, incisa su una corona circolare.
Veniva utilizzato in topografia per determinare piccoli dislivelli del terreno. Oltre che nei rilievi planimetrici, lo strumento consentiva di raggiungere ottimi risultati sia nelle livellazioni geometriche sia in quelle clisimetriche.

In altre lingue:
Essendo un nome di origine prettamente italiana è quasi intraducibile e pertanto non è stato possibile trovare traduzioni valide. Però uno strumento molto simile, il cui nome si è maggiormente diffuso è il tacheometro.
Etimologia e Cenni Storici
Il nome viene dal greco κλσις che vuol dire "inclinazione". Ebbe larga diffusione in tutta Italia, fin dal 1866, anno della sua messa in commercio. Verso il 1890 lo strumento veniva messo in vendita al prezzo di 425 lire.