Siamo arrivati alla fine di questo viaggio
sul clisigoniometro. Siamo partiti dalle caratteristiche dell'oggetto,
l’abbiamo messo a fuoco attraverso una delle tante immagini che lo raffigurano
in cui possiamo distinguere tutte le parti che lo compongono e il materiale con
cui è realizzato, compresa la chimica che c'è dietro ad esso. Abbiamo conosciuto il
suo ambito di applicazione in cui vengono usate le svariate leggi fisiche che stanno alla base del suo utilizzo e che sono descritte
in svariati testi. Colui che l’ha inventato e
realizzato per primo ha fatto sì che si diffondesse il suo valore simbolico in
altri ambiti che non siano per forza collegati direttamente allo strumento o
alla sua applicazione originaria. Infatti, abbiamo avuto modo di apprezzare la
sua presenza nella filmografia, nei francobolli e persino nei fumetti! La
pubblicità ha permesso la giusta evoluzione di questa famiglia di strumenti,
attraverso studi, calcoli che hanno portato al miglioramento di ogni singolo
pezzo ottenendo così il riconoscimento e la registrazione ufficiale, facendo sì
che si conoscesse anche la modalità d’uso più appropriata per tale strumento. La
famiglia dei livelli a cannocchiale può avere metodi di utilizzo diversi, ma
condividere le stesse funzioni ed essere sottoposti alle stesse regole poiché
accumunati da uno svariato numero di caratteristiche, attributi e molto altro.
Così il clisigoniometro, insieme a tutti gli altri strumenti topografici, si
evolve insieme alla società. In una società dove anche l’oggetto apparentemente
più insignificante acquista un peso notevole nella vita degli individui, anche
le parole che li definiscono sono importanti.
Una società che grazie ad analisi, schematizzazioni e studi è ancora in
grado di migliorarsi giorno dopo giorno per poter offrire strumenti sempre più
validi per affiancare l’uomo e non essere più dei meri oggetti, ma qualcosa in
più.
Il Clisigoniometro nella Topografia
domenica 3 gennaio 2021
domenica 27 dicembre 2020
Curiosità - Festival della Tecnologia
Un livello Berthilemy, cioè il
livello a cannocchiale utilizzato per la realizzazione della galleria
ferroviaria del Frejus, è stato esposto al Politecnico di Torino per il “Festival
della Tecnologia 2019”.
Foto scattata da me al
Politecnico
lunedì 21 dicembre 2020
Step #27 - La mappa concettuale
Con questa mappa concettuale si
vogliono riassumere i concetti principali relativi all’utilizzo e alla funzione
del Clisigoniometro
martedì 15 dicembre 2020
Step #26 - La chimica e gli strumenti scientifici
Tendenzialmente i clisigoniometri sono in ottone: lega
ossidabile formata da rame (Cu) e zinco (Zn). Per ottenerla occorre portare
alla fusione i singoli componenti, che si disperdono l’uno nell’altro, per poi
lasciare raffreddare il miscuglio omogeneo fino al consolidamento. Bisogna
distinguere tra ottoni binari, costituiti da rame e zinco, ottoni ternari in
cui è presente un terzo elemento chimico caratterizzante la lega e ottoni
quaternari in cui sono presenti altri elementi chimici.
L'ottone ha proprietà
differenti a seconda della percentuale di zinco presente. Si distinguono ottoni
di fase α quando il contenuto di Zn è inferiore al 36% circa; la
struttura cristallina della lega ricalca quella del rame, cioè cubica a facce
centrate. Questi ottoni hanno eccellente lavorabilità a freddo e buona a caldo.
Gli ottoni di fase β
hanno una percentuale di zinco oscillante tra il 36 e il 45%; sono facilmente
lavorabili a caldo. Le leghe con percentuali di Zn superiori al 45% non hanno
interesse pratico.
Alla lega possono essere aggiunti
altri elementi per ottenere determinate proprietà:
·
il manganese e lo stagno aumentano la resistenza
alla corrosione;
·
il ferro aumenta il carico di rottura;
·
l’alluminio aumenta la resistenza alla corrosione
e all’abrasione;
·
l’antimonio e l’arsenico inibiscono la
dezincificazione.
L’ottone CuZn36Pb3 viene preso come materiale di riferimento
per la lavorazione all’utensile, con un indice pari a 100: si tratta di una
lega ad altissima lavorabilità.
lunedì 7 dicembre 2020
Step #25 - Cose Personali
Passato: I miei stivali da equitazione
rappresentano un periodo passato molto importante per me, in quanto ho praticato
questo sport dall’età di 4 anni e ho dovuto interrompere questa mia passione
quando mi sono trasferita per iscrivermi al Politecnico.
Presente: Questa polaroid
rappresenta il mio presente da studentessa di Ingegneria del Cinema, in quanto
ritrae me ed i miei colleghi durante le riprese del cortometraggio richiesto
dal corso di “Cinema e Video”.
venerdì 4 dicembre 2020
Step #24 - Le parole nella storia
LO STRUMENTO
Dal grafico si evince che
lo strumento, denominato nella maniera più generica, ossia livello a
cannocchiale, è stato citato svariate volte nei testi, con alti e bassi,
raggiungendo un evidente picco intorno al 1900. Ciò dimostra il maggiore
sviluppo e utilizzo dello strumento in quegli anni, che poi va pian piano
scemando con l’arrivo del XXI secolo, segno che oggetti più moderni hanno preso
il suo posto.
L’OGGETTO DI STUDIO
Confrontando questo nuovo
grafico con il precedente si può notare come questi vadano quasi di pari passo.
Dimostrando che lo strumento è nato proprio quando si è iniziata ad avere la
necessità di studiare i rilievi topografici.
LA SCIENZA
Dal grafico è evidente
come lo strumento abbia sviluppato un andamento parecchio diverso da quello
della topografia, quindi non ha seguito lo sviluppo e la diffusione
della scienza che ne dovrebbe fare uso. Le uniche somiglianze che si possono
trovare sono i picchi negli anni del ‘900 e l’uso sempre più ridotto di
entrambe le parole con l’avvento del XXI secolo.
lunedì 30 novembre 2020
Step #23 - La Normativa
Non è stato possibile
risalire a normative risalenti al diciannovesimo secolo, periodo in cui è stato
inventato il clisigoniometro. Nonostante ciò, è possibile prenderne in
considerazione altre, di più recente formulazione, che ben si adattano a questo
strumento.
Vengono descritti
strumenti topografici di rilevamento, il clisigoniometro appartiene alla famiglia
dei livelli, presentati al punto 3.1.10.
Optics and optical
instruments-Field procedures for testing geodetic and surveying instruments.
Questa normativa permette
al topografo di verificare autonomamente la precisione della taratura dello
strumento topografico. Con un protocollo preciso verranno confrontati i dati
ottenuti dal professionista con le tolleranze dichiarate dalle case
produttrici.
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